Per informazioni sui denti del giudizio, fare riferimento a quanto segue:
Panoramica
Il trattamento ortodontico spesso suscita domande sui terzi molari, o “denti del giudizio”. Il nostro consulente clinico, il dott. Ken Fischer, ha alcune risposte:
“Che cosa si deve fare con i terzi molari?”
Anche se spesso questi denti sono assenti per motivi congeniti, la loro presenza, che siano erotti o meno, può influenzare la pianificazione del trattamento del medico. Ad esempio, se il secondo molare deve essere distalizzato o verticalizzato, il medico deve essere a conoscenza della presenza del terzo molare. Se è presente, probabilmente interferirà con lo spostamento del secondo molare. Inoltre, se il medico sta considerando la rimozione del secondo molare (a causa della sua condizione o posizione), potrebbe prendere in considerazione la possibilità di consentire al terzo molare non erotto di fungere da secondo molare invece di essere estratto.
“Qual è la prognosi per i terzi molari inclusi - si devono estrarre oppure no?”
È necessario considerare se la rimozione dei molari ritenuti sia preventiva (volta a ridurre future circostanze negative) o terapeutica (volta a correggere un problema esistente).
“Quando devono essere rimossi i terzi molari?”
Ogni paziente è diverso e deve essere valutato individualmente, tuttavia vi sono alcune linee guida generali che possono essere seguite. Occorre giustificare la rimozione dei denti non sistemici, compresi i denti del giudizio. L’estrazione del terzo molare può essere presa in considerazione se:
- presenta carie,
- presenta infezione,
- presenta una patologia associata, come una cisti dentigera,
- la sua posizione impattata sta minacciando la salute del secondo molare.
Alcuni dentisti ritengono che i terzi molari debbano essere estratti in modo proattivo durante la prima adolescenza se si stabilisce che è improbabile che in futuro si crei uno spazio sufficiente per la loro eruzione.
Estrazione del terzo molare
Lo scenario osservato più comunemente per l’estrazione del terzo molare è quello in cui il dente del giudizio inclinato mesialmente è impattato (non è in grado di erompere normalmente) ed esercita pressione contro la superficie distale del secondo molare. Questa condizione può causare danni al secondo molare e/o può svilupparsi in una cisti dentigera intorno al dente impattato, causando danni estesi all’osso circostante. Anche se impattato, se quel dente non minaccia la salute dei denti adiacenti o dell’osso circostante, non vi è alcuna necessità di estrarlo.
Per giungere a una decisione ragionata in merito alla rimozione preventiva di un terzo morale si devono usare le tecniche accettate o una valutazione empirica al fine di valutare la possibilità che il dente del giudizio in via di sviluppo possa non erompere. Se viene presa questa decisione, l’estrazione chirurgica del dente o dei denti prima della crescita estesa della radice di solito determina un’anomalia meno negativa rispetto all’esecuzione della procedura dopo il completo sviluppo della radice..
Le pianificazioni di trattamento che includono la distalizzazione dei secondi molari devono tenere conto della presenza e della posizione del terzo molare al fine di valutare se quel dente limiterà la distalizzazione. Alcune pianificazioni del trattamento potrebbero prevedere la sostituzione di un secondo molare mancante o difettoso con l’eruzione e la mesializzazione del terzo molare.
I terzi molari devono essere oggetto di particolare attenzione quando si utilizzano allineatori trasparenti. Anche quando sono erotti, raramente espongono una quantità di corona sopragengivale sufficiente a consentire a un allineatore di coprire in modo adeguato la corona per un adattamento e una ritenzione ottimali, spesso con la conseguenza di una cattiva aderenza. Se il dente del giudizio erompe durante l’uso dell’allineatore, può interferire con il margine distogengivale dell’allineatore, impedendogli di adattarsi correttamente.
Molti credono ancora alla vecchia credenza secondo la quale l’eruzione dei denti del giudizio causi l’affollamento dei denti anteriori inferiori. La ricerca contemporanea in letteratura ha convinto molti di noi a non crederci più. La crescita adolescenziale tardiva della mandibola che forza gli anteriori inferiori contro il linguale degli anteriori superiori, causando l’affollamento di quelli inferiori, è una spiegazione maggiormente empirica per lo spostamento osservato degli incisivi inferiori.
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